Dopo il dissesto atmosferico che ha colpito il nostro territorio occorre intervenire subito con disposizioni chiare e semplici e con erogazioni molto veloci di fondi alle persone ed alle imprese danneggiate, a partire dalle famiglie che hanno perso tutto e che intendono rientrare il prima possibile a casa.
In merito alla chiarezza e semplicità, i primi provvedimenti della Protezione Civile e di altri uffici governativi sono scritti in un linguaggio burocratico quasi incomprensibile ai più. Pertanto bene ha fatto il Comune di Cesena a disporre l’attivazione di uno “sportello alluvione” a partire da lunedì 6 giugno per dare spiegazioni agli interessati e semplificare le modalità di denuncia dei danni e di richiesta dei primi contributi.
Auspichiamo poi che vi siano sportelli informativi, anche differenziati per privati ed imprese.
In merito alla velocità delle erogazioni, occorre che l’assegnazione dei fondi sia molto spedita, anche se non sono ancora disponibili i fondi stanziati dal Governo Nazionale.
Consapevoli che non tutto dipende dal Comune, al quale riconosciamo grande efficienza ed operosità nella gestione dell’emergenza, appoggiamo il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale in questa ulteriore fase in cui risulta importante un’azione tempestiva di contrasto dei danni provocati dagli eventi atmosferici e di prima assistenza alla popolazione, attraverso l’utilizzo immediato dei fondi raccolti tramite sottoscrizioni pubbliche e di quelli messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna, procedendo anche mediante acconti o erogazioni parziali, in modo da non lasciare sole le persone, le famiglie e le imprese che hanno perso tutto, in particolare la casa e il raccolto.
Anche nei confronti delle imprese produttive (agricole, industriali, commerciali) occorre dare la priorità immediata agli operatori ed alle imprese isolati o bloccati (soprattutto in collina ed in montagna) con erogazioni celeri e mirate.
Infine un ringraziamento particolare va ai giovani, ragazzi e ragazze, e a tutti i volontari che nei giorni più duri dell’alluvione hanno dimostrato concretamente e spontaneamente solidarietà ed impegno sociale che stanno proseguendo in modo encomiabile. Auspichiamo che tale impegno possa continuare ora ed in futuro, anche in forme diverse, a servizio del bene comune.
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